21 agosto 2017

FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE

La TECAR NELLO SPORT ANCHE IL NOSTRO FISIOTERAPISTA LO CONSIGLIA E LA PRATICA  PER IL TIRO CON L'ARCO E ALTRI SPORT


La tecar ha incontrato, per le sue caratteristiche e in particolare per la capacità di ridurre significativamente i tempi di riabilitazione e recupero, le sue prime applicazioni nel mondo dello sport, dove è stata introdotta a metà degli anni '90.
Sono centinaia le squadre professionistiche che utilizzano 
la tecar per permettere agli atleti di recuperare in tempi veloci le loro capacità competitive, ma anche per consentire un allenamento senza interruzioni per incidenti o edemi da sovraffaticamento.
Ridurre e prevenire l'incidenza di traumi è un'esigenza molto sentita nell'ambito della medicina dello sport per far fronte alle problematiche degli atleti, sottoposti a sovraccarichi biomeccanici ed articolari dovuti ad allenamenti sempre più pressanti. I microtraumi ripetuti o la macro traumatologia possono condizionare i programmi di lavoro di un'intera stagione ed incidere negativamente sui risultati attesi. Il supporto di uno staff di esperti in grado di individuare la miglior risoluzione ai problemi che possono insorgere in fase di allenamento ed intervenire con sistemi all'avanguardia si pone alla base di scelte sempre più indirizzate verso il benessere.

  
La diatermia si è dimostrata non solo eccellente nella riabilitazione post-traumatica degli atleti, ma anche un ottimo supporto nell' ambito della prevenzione, al fine di migliorare i processi fisiologici e bioenergetici dell'atleta. I risultati conseguiti la diatermia in tutti gli sport agonistici ed in particolare nella maratona, una delle attività sportive più dure, confermano la validità della metodologia, avallata da numerosi studi scientifici.

Il massaggio con 
la tecar è il coadiuvante ideale nell'ambito sportivo, sia per preparare una muscolatura efficiente, ben ossigenata e tonica, sia per una rapida azione di defaticamento. Impiegato in ambito preventivo e defaticante, il massaggio con la tecar migliora l'efficienza muscolare e diminuisce l'incidenza di eventi traumatici:
  • · Preparazione
  • · Potenziamento
  • · Decontrazione
  • · Defaticamento

Il massaggio con la 
tecar ha un effetto analgesico sul dolore provocato da contratture anomale di un singolo muscolo o di gruppi di muscoli. E' perciò impiegato in ambito terapeutico nello sport per il trattamento di: infiammazioni muscolari, lombalgie, sciatalgie, cervicalgie, crampi, contratture e dolori muscolari in genere
- Decongestiona rapidamente l’edema in fase immediatamente post-traumatica
- Inibisce la contrazione dolorosa riflessa agendo sulle terminazioni meccanocettive della fascia aponeurotica lombare
- Stimola il trofismo muscolare mantenendo il giusto rapporto di forze fra muscoli agonisti e antagonisti.



27 luglio 2017

ASD

Associazione sportiva dilettantistica









Un'associazione sportiva dilettantistica (A.S.D.) è un'associazione con finalità sportive senza scopo di lucro. Tale formula, oltre ad essere più semplice ed economica nelle fasi di costituzione e gestione, consente di avvalersi di significative agevolazioni fiscali. Tipicamente una ASD è affiliata ad un Ente di promozione sportiva.
In seguito all'emanazione della legge 289/2002, la possibilità di usufruire del regime fiscale agevolato è stata estesa anche alle cooperative e alle società di capitalicostituite per svolgere attività sportive dilettantistiche senza scopo di lucro (società sportive dilettantistiche / S.S.D.). La formula associativa costituisce però, ancora oggi, il riferimento prevalente nel mondo sportivo dilettantistico.



Requisiti[

Per godere dei benefici fiscali previsti dalla legge, l'associazione sportiva dilettantistica deve rispettare i seguenti requisiti:
  • divieto di distribuire utili o capitale durante la vita dell'associazione;
  • inserimento dell'indicazione "sportiva dilettantistica" nella denominazione sociale;
  • obbligo di devolvere il patrimonio residuo, in caso di scioglimento dell'associazione, a enti con finalità sportive, sentito l'apposito organismo di controllo;
  • disciplina uniforme del rapporto associativo;
  • divieto di soci temporanei;
  • obbligo di tesserare ciascun individuo con tessera amatoriale o agonistica;
  • obbligo di redigere ed approvare un rendiconto economico e finanziario;
  • libera eleggibilità degli organi amministrativi e principio del voto singolo;
  • divieto per gli amministratori di ricoprire cariche del medesimo genere in altre società o associazioni sportive dilettantistiche;
  • criteri di ammissione ed esclusione degli associati e idonee forme di pubblicità delle convocazioni, delle delibere e dei bilanci;
  • intrasmissibilità della quota e sua non rivalutabilità.
Occorre inoltre che l'associazione si iscriva nell'apposito registro tenuto dal CONI.

Benefici fiscali[

I benefici fiscali di cui gode l'associazione sportiva dilettantistica in regola con i requisiti di legge sono i seguenti: (articoli 143 e 148 del T.U.I.R.)
  • il Testo Unico delle Imposte sui Redditi all'articolo 148 considera sempre imponibili (cessioni di beni nuovi prodotti per la vendita, somministrazioni di pasti, erogazioni di acqua, gas, energia elettrica e vapore, prestazioni alberghiere, di alloggio, di trasporto, gestione di spacci aziendali e di mense, organizzazione di viaggi e soggiorni turistici, gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale, pubblicità commerciale) è possibile usufruire del regime agevolato previsto dalla legge 398/1991. Tale agevolazione prevede una notevole riduzione degli adempimenti contabili e il pagamento delle imposte dirette e dell'IVA in modo forfettario;
  • possibilità di erogare compensi a coloro che svolgono attività sportiva dilettantistica fino a 7.500 euro annui in esenzione fiscale (legge 289/2002, articolo 90).

12 luglio 2017

Oggi parliamo del tiro di campagna
Metti insieme un’attività davvero antica diventata sport come il tiro con l’arco e un percorso nella natura ed ecco servito uno sport divertente da praticare all’aperto: è il tiro con l’arco di campagna, la versione itinerante del tradizionale arciere.
Funziona più o meno come il golf: c’è un percorso di circa 4/5 km, ci sono delle stazioni di tiro in cui si trovano delle sagome tridimensionali che simulano la presenza di una serie di prede, e c’è un gruppo di arcieri che si muove da una stazione all’altra cercando di accumulare il maggior punteggio possibile.
Le piazzole possono variare da 24 a 28 a seconda delle specialità, le sagome variano di dimensione da poche decine di centimetri (più o meno come un coniglio) a un metro e mezzo di altezza (più o meno come un cervo) e si trovano a distanza variabili tra i 20 e i 55 metri. Ma soprattutto ci si trova a scoccare le frecce nelle condizioni più diverse: nel folto del bosco, in una radura assolata, in pendenza dall’alto verso il basso o viceversa, su colline, in prati, spiagge o altri ambienti naturali.
No, non si può andare in giro per i boschi a sparacchiare frecce a destra e manca, ma occorre andare in una delle strutture affiliate alla FIARC dove sono garantite tutte le condizioni di sicurezza. E soprattutto non è uno sport che si improvvisa: tecnico come il tradizionale tiro con l’arco con in più le difficoltà ambientali, richiede almeno un training con un istruttore certificato che può durare dalle 6 alle 8 lezioni (normalmente 1 a settimana, per un mese e mezzo o due complessivi) e costa normalmente intorno ai 150 euro.
Cosa serve per praticare il tiro con l’arco di campagna? Ovviamente arco e frecce, il cui noleggio normalmente è compreso nel prezzo del corso iniziale, e poi abbigliamento da trekking per muoversi nella natura, soprattutto scarponi che proteggono le caviglie, pantaloni lunghi per camminare nei rovi, t-shirt per escursionismo e uno zaino per portare con sé l’occorrente per stare in giro dal mattino a metà pomeriggio.



21 maggio 2017


Ecco cosa servirebbe per queste associazioni di volontariato , della nostra isola ,"parliamo di Capri " che sono sempre in prima fila per soddisfare le esigenze della disabilità, Ieri infatti con l'uso della joelette hanno fatto vivere una giornata all'aria pura nella Valletta di Cetrella. 
  
  La joëlette è una speciale carrozzella da fuori-strada, che consente anche ai disabili non deambulanti, cui la montagna dal vivo è normalmente preclusa, di partecipare alle escursioni nella natura, su stradine e sentieri.
         La joëlette ha una sola ruota, con sospensione e freno, ed è tenuta da due accompagnatori mediante appositi bracci sul davanti e sul dietro. Può andare su tutti i sentieri, anche scoscesi e inclinati, purché non presentino strettoie (inferiori a un metro) o sequenze di gradini più alti di 40-50 cm. La carrozzella in escursione è condotta da almeno tre accompagnatori: il terzo - e se necessario anche un quarto - si aggiunge ai due principali, per contribuire a trainare la carrozzella, mediante una fune, nei tratti di maggiore pendenza in salita. Sia il terzo che il quarto si affiancano, sia in salita che in discesa, per aiutare a superare eventuali ostacoli.
         Può essere fornita con i bracci anteriori rigidi, oppure pieghevoli. Questi ultimi sono meno ingombranti da trasportare e possono facilitare l’insediamento del passeggero; quelli rigidi, però, non avendo giunti sono più adatti per percorsi impegnativi.
         La joelëtte è’ stata inventata da un alpinista francese, Joël Claudel, e via via perfezionata a livello industriale  dalla ditta che la produce, la Ferriol Matrat. E’ ripiegabile, può stare nel bagagliaio di una automobile, costa circa 3.100 euro. Attualmente viene venduta sotto il marchio Joëlette and Co,

RIAPRONO I CORSI DI TIRO CON L'ARCO PRESSO GLI ARCIERI ARCO CLUB CAPRI asd  X inform scrivere arcoclubcapriasd@gmail.com  oppure watzap ...